non c'è libertà senza passione!

Saracinesche abbassate. Negozi chiusi. La crisi imperversa senza dare tregua. Anche la speranza, soprattutto la speranza, pare morta e sepolta. Eppoi succede qualcosa che fa voltar pagina. Non arrivano soldi pubblici; né qualche alchimia magica che i politici s’inventano per mettere in modo la macchina della credibilità collettiva nel “futuro”. Arriva l’arte e fa il miracolo. Cambia la faccia ad una città. Le dà la scossa per credere in sé stessa. E’ un ricostituente che tonifica, sanando dalla depressione della quotidianità.

La città è Magliano Sabina, in provincia di Rieti, che si è messa in gioco ospitando una serie di mostre fotografiche in negozi chiusi per crisi. Le tante facce del colore – L’uomo e il territorio, i colori e l’ambiente – è il titolo della kermesse fotografica promossa dalla locale Pro Loco, con il patrocinio del Comune di Magliano Sabina, e con la parte

Ph Toni Garbasso_Le tante Facce del Colore, Mostre Fotografiche Diffuse, Magliano Sabina

Ph Toni Garbasso_Le tante Facce del Colore, Mostre Fotografiche Diffuse, Magliano Sabina

organizzativa e della comunicazione realizzata dalla Bycam Srl. Tanti sono stati i cittadini che hanno messo a disposizione, secondo le proprie possibilità, tutto il necessario per realizzare le esposizioni fotografiche. Dai locali riaperti dai proprietari e ripuliti da squadre di volontari, alla disponibilità della corrente elettrica là dove non c’erano più i contatori, alle tante piccole necessità che servono per realizzare un evento culturale.

Tante le facce del colore. Quelle di Salvatore di Vilio che in Ortografie pone il suo sguardo sugli orti sociali, o di Ruggero Passeri che, In Cerca di Tommaso, fotografa come cambiano i luoghi narrati dagli scrittori e da lui rivisitati a distanza di anni. Ci sono poi le Visioni di Paese in paese, di Franco Arminio-Federico Iadarola-Salvatore Di Vilio, a cura di Federica Cerami, che analizza cosa c’è dietro il territorio e i piccoli centri.

C’è poi il lavoro di Francesco Rinaldi con I Colori dell’abbandono, un malinconico e intenso racconto per immagini di ciò che rimane nei luoghi dismessi, mentre I Creativi, con Stile Urbano, ripropongono sguardi come forme d’arte di oggetti ritrovati sulle strade della Capitale.

Altri autori propongono Nuove storie, come Teresa Mancini, che attraverso Così come lo sguardo, fruga nelle pieghe di una città appena conosciuta per trovarvi originali chiavi di lettura.

Marzia Corteggiani, sorpresa da una giornata di pioggia inusuale, declina la curiosità del doppio e del riflesso in chiave fotografica. Riccardo Cattani, con Festa del Santo, fotografa in Sabina la popolazione che prega e segue il Santo.

Antonello Ruggeri, con L’essenziale, rincorre linee pulite attraverso la terra che produce e che muta con l’andar delle stagioni, mentre il fotografo Toni Garbasso si alza oltre l’umano sguardo attraverso la fotografia immersiva proponendo Natura sferica. E, in fine, Sabrina Polimeni, con Memorie, ripercorre un viaggio lungo le rive del Lago del Salto dove il senso dell’abbandono viene traslato attraverso gli oggetti fotografati, e il giovane Umberto Murelli che ripercorrendo una giornata di vita contadina nella Sabina con a Casa di Maria Pia propone nuovi sguardi sul cambiamento delle attività dei piccoli coltivatori.

Ancora pochi giorni restano per visitare una “provocazione artistica” che fa tanto bene allo spirito.

di Elia Fiorillo