non c'è libertà senza passione!

Pubblichiamo il contributo di Marina, dato in occasione del  25 novembre giornata mondiale contro la violenza alle Donne.

di Marina Bisogno*

Il tempo è un'illusione

foto di Teresa Mancini

Il tempo è un’illusione, ma scandisce i giorni, i mesi e gli anni. La vita è un percorso, un’avventura irrinunciabile, fatta di storie diverse, com’è diversa l’umanità. Ognuna ha la sua stella, il suo destino, spesso difficile da interpretare, o peggio da sopportare. Tu sei fortunata. Puoi inseguire le tue comete a perdifiato, scorrazzando libera nei prati verdi della tua esistenza. La tua immagine si sdoppia in fotogrammi contigui nelle vetrine dei negozi del centro, e ti riconosci. Hai costruito le basi di un’intelligenza emotiva da alimentare ogni giorno, come un bambino affamato, a costo della tua stessa stabilità. Ci sono tanti modi di diventare donna ed tu hai scelto il più difficile. Hai scelto di continuare a sognare e a meravigliarti, nonostante il marcio, nonostante la pochezza, il senso di finitudine. Hai scelto di prenderti cura del tuo giardino emotivo ed intellettuale, annaffiando i fiori e potando le foglie secche. E poi semini. Semini per raccogliere, semini per gioire. Hai poche certezze e mille domande. Punti interrogativi assillanti che premono, ronzano come api, lungo il cammino. Non ti sottrai. Vai avanti. Chiudi ed apri le porte della tua esistenza, come scatole senza fondo, con la curiosità di una bambina il giorno di Natale, con la malinconia di una donna sensibile, che abbraccerebbe la vita intera, urlando «grazie». Grazie per l’amore che brucia come sale sulle ferite, per il sole, il vento che asciuga le lacrime. Hai barattato il sonno con la sapienza, hai tessuto la tua tela, vela per salpare, tradire l’orizzonte, confine tra la terra e il cielo. Ami l’amore, perché è vita. Ami la bellezza, espressione delle trame segrete dell’essenza umana che esplode nell’arte. Vivi in un tempo senza luce. «Sei fuori dal mondo» ti dicono, ma quale mondo civile ti preferirebbe diversa? Non ti basta il tangibile, non ti basta l’amore in quanto amore, vuoi la Verità. Sarebbe più semplice lasciarsi trasportare dagli eventi che scegliere. Nell’immaginario collettivo, vive il preconcetto che le ragazze non abbiano altra preoccupazione che sposarsi. Studiare per anni e poi rinunciare a se stesse per inseguire la vita di qualcun altro, abitare in una bella casa, grande, mettere al mondo dei figli e aspettare il ritorno del marito-padrone. D’altronde che problema potrebbe mai avere una donna se non quello di “sistemarsi”? Eppure non siamo più nell’Ottocento, anche se certe ristrettezze mentali sono ancora radicate nel sentire comune. C’è una sofferenza più intimista, meno notoria e se vogliamo, meno generale. È il senso dell’essere donna, il prezzo del riscatto sociale. Sarebbe più semplice soccombere al preconcetto della debolezza femminile, limitarsi a smaltare le unghie e a ritoccare le ciglia a colpi di rimmel. Eppure a te non basterebbe. A te che hai amato, hai sofferto e hai risalito la china. Hai compreso che la personalità è una meta da conquistare anche col silenzio, anche con la solitudine. Ti sei scoperta, indagata. Persa e ritrovata, davanti e dentro lo specchio. Hai pianto, hai riso, hai letto libri, scritto poesie e cantato canzoni. Hai corso, hai smadonnato, pregato e mangiato. Hai bevuto e hai riamato. Hai l’estro, la creatività, la libertà personale. Un bel caleidoscopio di possibilità. Non è facile accettare la sfida, ascoltare le proprie attitudini ed impressioni. Dondoli al confine tra egoismo e libertà, pagando spesso il prezzo di essere te stessa. La società, specie questa società, ti vuole remissiva, deferente. Tuttavia, se avrai il coraggio di guardare oltre te stessa, scoverai una lunga strada; certo, in salita, ma ricca di piccoli traguardi. L’amore non è e non deve essere la massima aspirazione, bensì ispirazione e condivisione di un mondo che ci appartiene, non che abbiamo preso in prestito.

*Pubblicista, Web Writer, Blogger – Autrice del blog “A colpi di penna